IL VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE (VRS)
IL VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE
Noto anche come “VRS”, il virus respiratorio sinciziale è tra le più comuni cause di infezioni del tratto respiratorio; mentre in molti casi porta a un innocuo raffreddore, in alcuni neonati e bambini predisposti può provocare infezioni delle basse vie respiratorie che meritano serie attenzioni. Ecco perché e come imparare a conoscerlo, riconoscerlo e prevenirlo.1
COS’È
Il virus respiratorio sinciziale è un virus respiratorio stagionale che si diffonde facilmente tra persone di tutte le età causando nella maggior parte dei casi sintomi simili a quelli di un normalissimo raffreddore. È molto comune nell’infanzia, tanto che quasi tutti i bambini vengono infettati entro i 2 anni di vita.1,2
Si calcola che ogni anno il VRS sia responsabile di oltre 30 milioni di infezioni delle basse vie respiratorie nel mondo e del 45% dei ricoveri dei neonati fino ai 6 mesi di vita.3
Tra novembre e aprile il virus è più contagioso; la trasmissione avviene per via aerea o per contatto diretto: gli starnuti e i colpi di tosse di persone infette disperdono in aria goccioline contenenti il virus che possono finire su bocca, naso o occhi di persone vicine, oppure depositarsi su superfici solide (es: tavoli, maniglie, giocattoli) sopra le quali il VRS può sopravvivere diverse ore.1,2
Normalmente il virus non causa gravi conseguenze sulla salute e nella maggior parte dei casi i sintomi scompaiono nell’arco di una o 2 settimane; tuttavia, nei neonati e nei bambini più vulnerabili può rappresentare un serio rischio di infezioni polmonari e problemi respiratori.1,2
I BAMBINI PIÙ A RISCHIO
Il virus colpisce persone di ogni età ed è frequente nella prima infanzia, durante la quale la maggior parte dei bambini contrae l’infezione entro i primi 2 anni di vita e quasi tutti i bambini dopo la seconda stagione del VRS.4
I bambini entro i 6 mesi di vita e i neonati ad alto rischio, tra cui i nati pretermine, con displasia broncopolmonare o con cardiopatia congenita sono soggetti a infezioni gravi da VRS e richiedono per questo particolari attenzioni.4
- Nati prematuri non protetti dagli anticorpi della mamma contro il VRS1,2
- Bimbi con meno di 2 anni di età con displasia polmonare legata alla prematurità1,2
- Bambini con altre malattie respiratorie croniche e con cardiopatia congenita1,2
I bambini a maggior rischio di avere conseguenze del VRS sono
- I nati prematuri perché non protetti degli anticorpi della madre contro il VRS1,2
- I bambini con meno di 2 anni si età con displasia polmonare, una malattia polmonare legata alla prematurità1,2
- I bambini con altre malattie respiratorie croniche e con cardiopatia congenita1,2
QUALI SONO LE CONSEGUENZE
Le conseguenze dell’infezione da VRS variano da un semplice raffreddore allo sviluppo in alcuni casi di bronchiolite e polmonite, infezioni delle basse vie respiratorie che possono causare ostruzione delle vie aeree, ipossia (carenza di ossigeno) e respiro sibilante.4
I bambini più predisposti a sviluppare forme severe di bronchiolite sono i bambini fino ai 6 mesi di età, i nati prematuri, con displasia broncopolmonare, cardiopatie congenite o forme di immunodeficienza, i quali durante la crescita possono andare incontro a episodi di broncospasmo (con difficoltà del passaggio di aria attraverso i bronchi) e asma. Circa il 30-40% dei bambini ricoverati per bronchiolite mostra episodi ricorrenti di broncospasmo durante l’adolescenza e oltre.5
SINTOMI
Negli adulti l’infezione da VRS non sempre è sintomatica; nei bambini invece dopo 4-5 giorni dal contagio compaiono i primi sintomi, che nella maggior parte dei casi si presentano simili a quelli di un lieve raffreddore e sono destinati a scomparire in qualche giorno. Questi sintomi includono:1,2
Nei bambini molto piccoli fino i 6 mesi di età gli unici segni visibili di infezione possono essere: 1,2
Infine, importante è fare attenzione ai sintomi che indicano un possibile peggioramento dell’infezione nel bambino: 1,2
COSA FARE PER PREVENIRE L’INFEZIONE
Per ridurre il rischio di contrarre o diffondere l’infezione da virus respiratorio sinciziale, in special modo in caso di bambini predisposti alle forme più severe, è raccomandabile mettere in atto alcune precauzioni quotidiane:1,2
LAVARSI SPESSO E ACCURATAMENTE LE MANI
EVITARE DI TOCCARSI OCCHI, BOCCA E NASO E DI TOSSIRE O STARNUTIRE SENZA PROTEZIONE
PILIRE E DISINFETTARE SUPREFICI E OGGETTI CHE VENGONO SPESSO TOCCATI O MANEGGIATI(es. tavoli, maniglie, giocattoli e telefonini, ecc.)
EVITARE I CONTATTI CON PRESONE CON TOSSE E RAFFREDDORE
EVITARE L'ESPOSIZIONE AL FUMO DI TABACCO CHE AUMENTA IL RISCHIO DI INFEZIONE
In caso di bambini ad alto rischio è inoltre consigliato limitare la frequentazione di asili e posti affollati durante la stagione del VRS; infine, si raccomanda di contattare il medico nel caso in cui il bambino dovesse mostrare difficoltà respiratoria, problemi di alimentazione, febbre a meno di 3 mesi di età o segni di disidratazione come labbra asciutte, pianto senza lacrime, riduzione della quantità di urine.1
Bibliografia
- ATS Patient Education Series. What is Respiratory Syncytial Virus (RSV)? Am J Respir Crit Care Med. Vol 191;P3-P4. 2015.
https://www.thoracic.org/patients/patient-resources/resources/respiratory-syncytial-virus-rsv.pdf - Centers for Disease Control and Prevention. RVS in infants and young children.
https://www.cdc.gov/rsv/high-risk/infants-young-children.html - Rocca A, Biagi C, Scampini S, et al. Passive Immunoprophylaxis against Respiratory Syncytial Virus in Children: Where Are We Now? Int. J. Mol. Sci. 2021, 22, 3703.
- Resch B. Product review on the monoclonal antibody palivizumab for prevention of respiratory syncytial virus infection. Human Vaccines & Immunotherapeutics 2017, VOL. 13, NO. 9, 2138–2149 https://doi.org/10.1080/21645515.2017.1337614
- Baraldi E et al. Inter-society consensus document on treatment and prevention of bronchiolitis in newborns and infants. Italian Journal of Pediatrics 2014, 40:65