COSA C’È DA SAPERE
I bimbi prematuri vengono alla luce prima del termine della gravidanza, bisognosi di particolari attenzioni per riuscire ad adattarsi al mondo esterno.
Affrontare la prematurità vuol dire anzitutto conoscerla: ecco tutte le informazioni essenziali sui nati pretermine, dalla buone norme di prevenzione in corso di gravidanza fino al percorso neonatale a supporto dei piccoli.
DIZIONARIO
Quando parliamo di neonato prematuro (o pretermine) ci riferiamo a un bambino nato prima del normale termine della gravidanza, di preciso prima del completamento della 37a settimana di gestazione, come indica l’Organizzazione Mondiale della Sanità. 1
Il neonato pretermine viene al mondo e incontra presto una serie di difficoltà legate allo sviluppo incompleto dei suoi piccoli organi; stabilire il grado di prematurità alla nascita è quindi importante per sapere come affrontare al meglio le piccole grandi sfide del mondo esterno. Per definire la prematurità vengono utilizzati due parametri: l’età gestazionale e il peso corporeo alla nascita. 2
Età gestazionale
- lievemente pretermine: nati prima delle 37 settimane di gestazione
- moderatamente pretermine: nati prima delle 34 settimane
- molto pretermine: nati prima delle 32 settimane
- estremamente pretermine: nati prima delle 28 settimane
Peso alla nascita
Oltre all’età gestazionale, il peso corporeo alla nascita è un’altra importante informazione per stabilire il grado di prematurità nei neonati pretermine. Per questo classifichiamo: 2
- Peso basso: tra 1,5 e 2,5 kg
- Peso molto basso: tra 1 e 1,5 kg
- Peso estremamente basso: al di sotto di 1 kg
Peso corporeo ed età gestazionale influiscono sul ritmo di crescita e sulle capacità di adattamento del neonato, che si trova ad affrontare già alla nascita sfide tanto più grandi quanto più il parto avviene in anticipo. 2
I NATI PREMATURI IN ITALIA
CAUSE E CONSEGUENZE
Ad oggi le cause biologiche che contribuiscono alla nascita prematura di un figlio non sono del tutto conosciute. Nonostante non sia possibile identificare una causa precisa, sappiamo che alcuni fattori di rischio legati allo stato di salute della futura mamma, alla gravidanza in corso o al feto potrebbero aumentare la probabilità di andare incontro a una nascita pretermine. 2,6
Fattori di rischio materni
• Patologie materne (es: diabete, cardiopatie, ipertensione, obesità, anemia, lupus eritematoso sistemico)
• Precedente parto pretermine o aborto
• Età inferiore ai 16 anni o superiore ai 35
• Abuso di alcol, sostanze stupefacenti, fumo
• Stress, depressione
Fattori legati alla gravidanza
• Gravidanza multipla
• Gravidanza ottenuta tramite fecondazione assistita
• Patologie del liquido amniotico, della placenta o dell’utero
• Infezioni vaginali o delle vie urinarie non adeguatamente trattate (es: sifilide, epatite C, HIV)
Fattori legati al feto
• Sofferenza fetale
• Ritardo di accrescimento
• Malformazioni
Il bimbo prematuro abbandona il grembo materno quando ancora i suoi organi e apparati non hanno completato la normale crescita. La problematica più comune legata a questo incompleto sviluppo riguarda le malattie respiratorie neonatali (come la sindrome da distress respiratorio e l’apnea del neonato) che nel tempo possono risolversi del tutto o in alcuni casi portare a complicanze, a seconda dello stato di salute e dell’età gestazionale del piccolo. 2
Altre conseguenze – più rilevanti nei neonati molto o estremamente pretermine – includono sepsi, ipotensione, problemi visivi (retinopatia), difficoltà nella nutrizione, anemia e problemi neurologici di varia natura che nel corso nella crescita in alcuni casi possono manifestarsi sotto forma di disturbi comportamentali, di apprendimento o del linguaggio. 2,7
PREVENZIONE
Prevenire le complicazioni delle nascite pretermine inizia da una gravidanza consapevole e sana. Per questo è importante usufruire di consulenze sanitarie già prima del concepimento, quando la famiglia è ancora un progetto per il futuro, continuando poi a ricevere assistenza nel corso della gravidanza. 8,9
Fondamentale è partecipare con puntualità e costanza agli appuntamenti con personale esperto, a partire dal medico di famiglia, durante i quali la mamma e il futuro bambino vengono esaminati attentamente per valutare i fattori di rischio di un possibile parto pretermine (infezioni, gravidanze multiple ecc.). 8,9
Le consulenze sono utili inoltre per mettere in atto aggiustamenti sullo stile di vita della mamma, tra cui interventi chiave sulla dieta per seguire un’alimentazione ottimale o sull’esercizio fisico per mantenere un peso adeguato, oltre a informare e sensibilizzare la coppia sugli effetti del tabacco e altre sostanze sulla salute. 8,9
LA TERAPIA INTENSIVA NEONATALE
Il reparto di Terapia Intensiva Neonatale, chiamata anche TIN, è il reparto dell’ospedale che accoglie amorevolmente i bimbi pretermine subito dopo la nascita, dando loro tutte le cure e attenzioni necessarie per aiutarli ad affrontare gli ostacoli che accompagnano una nascita prematura.2
L’arrivo in reparto segna l’inizio di un nuovo percorso per il piccolo e per i genitori, che in corso di TIN muovono insieme i primi passi nella costruzione del rapporto familiare.2
TIN: il percorso dei genitori
L’inserimento del neonato pretermine in terapia intensiva neonatale coincide con l’inizio di un nuovo percorso di vita per i neogenitori: la TIN è il luogo e il momento in cui instaurare le basi del legame con il piccolo, oltre ad assimilare le competenze adeguate alla sua cura e alla sua assistenza. 2
In questa fase di cambiamento può essere di grande aiuto avvalersi del supporto psicologico di professionisti qualificati, spesso disponibili attraverso l’ospedale in cui il bimbo è ricoverato, ma anche condividere la propria esperienza con associazioni attive nel sostegno dei genitori di figli nati prematuri. 2
TIN: il percorso del bambino
Grazie a un team composto da personale sanitario specializzato e all’uso di macchinari per il supporto neonatale, la TIN ricrea un ambiente il più possibile simile al grembo materno al fine di tutelare il bimbo pretermine nel suo primo contatto con il mondo e nel suo percorso di crescita. 2,10
Durante la degenza è data massima attenzione al controllo degli stimoli esterni, in modo da riprodurre artificialmente l’attenuazione che l’utero esercita sui movimenti, le luci e i suoni quando il piccolo è ancora nel grembo. Parte integrante della TIN è inoltre il coinvolgimento attivo dei genitori, il cui contatto con il neonato è insostituibile specialmente in una fase delicata come quella subito successiva a una nascita prematura. 2,10
La dimissione dalla TIN avviene quando il bambino non ha più bisogno della presenza quotidiana del personale sanitario, con tempi più o meno lunghi in base all’età gestazionale e al peso alla nascita del neonato, o alle eventuali problematiche che possono presentarsi durante il ricovero. Questo traguardo generalmente viene raggiunto quando il bimbo è in grado di alimentarsi al seno o dal biberon senza difficoltà respiratorie e mostra un aumento di peso sostenuto nel tempo. 2,10
Bibliografia
- World Health Organization website.
- Caprio AM et al. Pediatria Preventiva & Sociale 2021;3:9-16.
- Quinn JA et al. Vaccine 2016;34(49):6047-56.
- Certificato di assistenza al parto (CeDAP). Anno 2021.
- Italian Neonatal Network INNSIN Anno 2020 – Società Italiana di Neonatologia.
- Frey HA, Klebanoff MA. Semin Fetal Neonatal Med 2016;21(2):68-73.
- Vogel JP et al. Best Pract Res Clin Obstet Gynaecol 2018;52:3-12.
- European Foundation for the Care of Newborn infants website MedlinePlus, National lnstitute of Health. Premature infant. 2014.
- WHO Recommendations on Antenatal Care for a Positive Pregnancy Experience: Summary. 2018.
- Piccino Picciò. Prematuri-tin.